Una serata con Nicole Orlando

Una serata nella quale soffia un vento nuovo.

Vento di  consapevolezza, vento di volontà, vento di tenacia e di voglia di riuscire.

Una donna di 23 anni con tanta voglia di fare sempre di più, di non arrendersi mai, come dice lei “Vietato dire non ce la faccio” . Un esempio da seguire e da imitare perché nulla è precluso per queste persone con la sindrome di Down.

Non ci sono controindicazioni, basta crederci noi genitori per primi come la mamma di Nicole, un vero esempio.

Un incontro avvenuto per la presentazione del suo libro “Vietato dire non ce la faccio” di fronte a una sala gremita di persone e magistralmente moderato da Guido Marangoni autore della pagina facebook “Buone notizie secondo Anna”, papà di una bambina di due anni con SdD.

Nicole è un esempio da seguire, una prova di quanto i nostri bimbi, ragazzi, adulti, possano fare, quanto autonomi possono diventare.

Certo, non tutti possono essere Nicole Orlando, come non  tutti sono Federica Pellegrini, Usain Bolt, e così via.

Ognuno deve seguire il suo progetto, le sue ispirazioni, la sua voglia di fare, accompagnato in maniera presente ma discreta  da chi gli sta attorno, a cominciare da noi genitori, primo punto di riferimento e per questo molto importanti nel primo periodo della vita, a cominciare dalla materna, alle elementari e così via, ma soprattutto nella quotidianità, dalla sveglia alla mattina al coricarsi a letto quando si va a dormire.

Noi genitori che vorremmo i nostri figli  indipendenti (spesso solo a parole), ma anche  bambini da coccolare e da proteggere anche se non necessario. Questo comportamento rischia di fargli più male che bene, soprattutto ai nostri bimbi.

Lo dico perché io per primo ci cado in questo errore, e quando vedo esempi come Nicole, mi sento come se qualcuno mi dicesse:” Svegliati! Guarda cosa stai facendo! Predichi bene e razzoli male?”

I figli, tutti, sono come degli aquiloni, legati con un filo sottile a chi li ha fatti alzare e volare alti nel cielo…

Ma questo filo prima o poi deve “rompersi” perché la vita è così che va avanti…questo la vita ci chiede…

La serata trascorsa con Nicole Orlando questo mi ha insegnato.

Lasciamoci, lasciamoli andare per la loro strada, non alimentiamo per primi falsi stereotipi che a parole vogliamo eliminare.

A volte dovremo “farci violenza” per frenare quell’ impulso protettivo tipico e presente nel DNA del genitore.

Fidiamoci dei nostri bimbi e loro ci ripagheranno, ne sono sicuro…

Maria noi, mamma e papà, ci fidiamo di te…crediamo in te!

 

 

 

Published by TizianoP

Mi chiamo Tiziano e sono papà di Maria una stupenda bambina con Sindrome di Down. Ho scelto di creare questo blog per condividere con altri papà (ma anche mamme) questo capitolo inatteso della mia vita e quella di mia moglie Cristina...un viaggio iniziato il 6 luglio 2010...

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