Un papà “speciale”…

Essere papà per la prima volta è un’emozione che non si può spiegare…bisogna provarlo, esserlo di una bambina “speciale” è la situazione nella quale mi sono risvegliato la mattina del 7 luglio 2010.

 

Al mio  arrivo all’ ospedale venne nella stanza di mia moglie la responsabile del reparto assieme ad una pediatra e la caposala del nido, la quale facendo accomodare in corridoio le persone che erano presenti, molto direttamente e senza mezzi termini ci disse:

 

 “Ci sono dei problemi…c’è il sospetto che Maria possa essere una bambina down!”

 

 Il buio si fece attorno a me e a mia moglie…mi sembrava di essere in un incubo dal quale non riuscivo a svegliarmi…

 

Accidenti! Ma se solo il pomeriggio  prima tutto era andato bene, come poteva esserci adesso un problema!

Si sono sicuramente sbagliati! D’altronde lo hanno detto anche loro…c’è il sospetto, non la certezza!

 

 Non può essere vero, sicuramente l’ esito della mappa cromosomica li smentirà e mia figlia sarà una bambina normale.

 

Ma contemporaneamente dentro di me qualcosa mi diceva che il mio sogno si era infranto e tutto quello fantasticato durante i mesi della gravidanza di mia moglie era stato spazzato via da una dottoressa!

Dio solo sa quanto odiai quella dottoressa…

 

Da quel giorno in poi provai un susseguirsi di emozioni contrastanti di dolore, rassegnazione, rabbia e quella domanda che continuava a martellarmi come una goccia d’acqua che cade, giorno e notte, continua senza mai smettere: PERCHE’ PROPRIO A ME?

 

Ma il tempo che passa è la cura migliore e l’ amore prende il sopravvento su qualsiasi cosa!

Quando la prendevo in braccio sentivo che quel legame che ci univa era sempre più forte e nessuna cosa avrebbe mai potuto distaccarci.

 

Era mia figlia! Aveva bisogno di me e io avevo bisogno di lei!

 

Amore puro!

 

Probabilmente quella cicatrice aperta una mattina di luglio non si chiuderà mai del tutto ma sicuramente farà sempre meno male…

 

Adesso Maria ha due anni compiuti ed è il mio sole! Non potrei farne a meno! E’ la mia vita e quella di mia moglie.